Dal 22 al 25 maggio abbiamo partecipato a Fosforo, il festival della scienza di Senigallia… ti va di scoprire cosa abbiamo fatto?

Cos’è Fosforo, il festival della scienza?
Fosforo è il festival della scienza che si svolge ogni anno, da 15 anni a Senigallia. È un momento di incontro, di formazione e di festa, in cui grandi e piccini riscoprono sia la bellezza della scienza sia del mondo che ci circonda. Questo avviene con due principali modalità: attraverso spettacoli che si svolgono in contemporanea su tre palchi cittadini e al teatro La Fenice e con degli stand, dove vengono ideate attività interattive.
Quest’anno anche noi di Impronta Animale siamo stati ospiti di Fosforo, portando sia uno spettacolo che riguarda uno dei nostri temi principali ossia le Donne nella Scienza, sia eravamo presenti allo stand dove abbiamo ideato dei laboratori di biologia marina, nutrizione e biologia molecolare per grandi e piccini.
“Sognavo di essere…” il nostro spettacolo sulle donne nella scienza
Lo spettacolo “Sognavo di essere…” è stato ideato e portato in scena da Valentina, Mario ed io (Agnese). Penso valga la pena spendere qualche riga per raccontare come sia nata l’idea dello spettacolo: il tema era chiaro, le donne nella scienza, ma non avevamo idea di come poterlo rappresentare al meglio. Allora ci siamo sentiti diverse volte per cercare di trovare la giusta chiave di interpretazione, abbiamo pensato alle donne che non avevano ricevuto il giusto riconoscimento, alle donne che hanno fatto delle cose incredibili per la scienza e a quelle che più attualmente sono di inspirazione.
Non riuscendo a trovare una quadra, Mario ha proposto l’idea che ha dato poi vita allo spettacolo: “Ma se portassimo in scena proprio questa discussione? Parlando di perché valga la pena parlare di tutte queste donne?”. E così nasce questo spettacolo di meta-teatro, in cui abbiamo portato in scena pillole di vita di donne meravigliose che si sono approcciate in maniera diversa alla scienza.
Siamo partiti dalle donne “fregate”, ovvero che non hanno ricevuto il giusto spazio. Siamo partiti parlando di Mileva Marîc , la moglie di Einstein che ha contribuito alla teoria della relatività. Poi abbiamo continuato con Lise Maitner, che insieme ad Otto Han ha partecipato alla scoperta della fissione nucleare. Infine, siamo arrivati a Rosalind Franklin, la scienziata autrice della fotografia 51, che ha valso la scoperta della struttura del DNA.
Siamo poi passate per donne che hanno fatto cose assurde per la scienza. Tra queste troviamo Jane Godall, che ha vissuto in Africa a stretto contatto con gli scimpanzè per studiarli; Ada Lovelance ,matematica madre dell’informatica e Rita Levi Montalcini, neurologa che si è costruita un laboratorio clandestino in casa per continuare i suoi esperimenti durante il nazismo.
Abbiamo concluso con delle donne contemporanee che potessero essere di ispirazione e emblema delle donne nella scienza oggi. Qui troviamo Katherine Johnson, la matematica che ha sfidato pregiudizi non solo di genere ma anche di etnia. Una donna che che ha lavorato alla NASA (protagonista del film “Il diritto di contare”). Seguiamo con l’oceanografa e biologa marina Sylvia Earle, che ha dedicato la sua vita al mare e ha portato il suo contributo non solo nella scienza marina, ma anche nelle ricerche dello spazio. Ed infine Elizabeth Blackburn, la biologia vincitrice del premio Nobel nel 2009 per la scoperta delle telomerasi. Dalla sua, questa donna, ha anche il fatto di essersi fatta destituire dal presidente degli Stati Uniti dal comitato etico nazionale per aver avuto il coraggio di andargli contro.

La scienza da toccare con mano: le attività del nostro stand

Da giovedì a domenica siamo stati in piazza della Duca, nei giardini della Rocca con il nostro stand. Qui potevate trovare diverse attività:
- Pescatore per un giorno, immergi la mano e pesca, cosa esce? Tra specie marine e rifiuti per capire quanto questi siano presenti nei nostri mari e l’importanza dei pesci presenti nelle nostre acque.
- Quante ne sai? Un quiz anche per i più grandi di biologia marina. Con il quiz si poteva rispondere ad una serie di domande per scoprire qualcosa di nuovo sui nostri mari.
- Rilascia o no? Un gioco di biologia molecolare dove potevi dividere oggetti di vita quotidiana come bicchieri, carta da forno, contenitori, cucchiai, tra quelli che rilasciano contaminanti (microplastiche, interferenti endocrini etc.) e quelli che invece non ne rilasciano. Utile soprattutto per i più grandi per avere maggiore consapevolezza di quello che abbiamo in casa.
- A caccia di amido. Un piccolo esperimento di nutrizione ed alimentazione per i più piccoli. Infatti si poteva testare con mano quali fossero i carboidrati semplici (non contengono amido) e quali fossero i carboidrati complessi (con amido) attraverso la tintura di iodio. Infatti lo iodio si lega all’amido, cambiando colore da rosso a blu.
Per le attività erano presenti Federica, Valentina e Chiara per la parte di biologia marina e Beatrice, Fiorenza e Agnese per la parte di nutrizione e sui contaminanti.

Palco bonus: Famelab, la scienza in tre minuti
Infine domenica pomeriggio Fiorenza, Valentina, Mario ed io, ci siamo trovati sul palco per fare una replica di Famelab, una competizione in cui i ricercatori devono spiegare una ricerca scientifica in tre minuti. Io, Fiorenza e Valentina abbiamo partecipato all’edizione di quest’anno di Famelab, mentre Mario ha partecipato a quella dello scorso anno. Se siete curiosi di vedere le nostre performance sono disponibili su youtube!
Grazie di esservi immersi nella scienza con noi
Ringraziamo tutta l’organizzazione di Fosforo, in particolare Mattia Crivellini, per averci dato l’opportunità di far parte di questa meravigliosa iniziativa!
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato. Poter parlare di scienza per noi è linfa vitale e poterlo fare davanti a tutte queste persone per noi è stato importantissimo. Potervi parlare, scambiare opinioni, vedervi sorridere e piangere ci ha dato una spinta ulteriore per continuare a fare quello che facciamo, sempre con più energia.
Agnese Roscioni