TRIBUTO AD AKIRA TORIYAMA
Mostri cibernetici, Imperatori alieni distopici, Dinosauri, Cyborg dall’animo umano, macchine del tempo…se a questo aggiungete battaglie spettacolari, disegni magnifici e una capacità di storytelling ineguagliabile, non ci vuole molto a capire che siamo dinanzi alla mente di un genio: Akira Toriyama! Il padre di Dragon Ball, uno dei manga/anime più famosi e belli di tutti i tempi, nella storia del fumetto e dell’animazione giapponese, riconosciuto a livello mondiale.
Dragon Ball ha segnato intere generazioni di bambini e ragazzi, ormai cresciuti, ma che non hanno dimenticato gli incredibili insegnamenti che trapelano da ogni singola puntata: il significato della parola amicizia, della lealtà, della determinazione, del sacrificio per un bene più grande.
Un’opera che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di tutti, tanto da influenzarne in positivo le scelte: c’è chi si è iscritto in palestra per essere forte come i guerrieri sayan; chi si è iscritto a ingegneria biomedica/robotica, per progettare androidi come il Dr. Gelo.
La scomparsa di Toryiama ha gettato tutti nello sconforto e i più grandi mangaka di sempre, da Oda (creatore di One Piece) a Kishimoto (creatore di Naruto), si sono uniti in cordoglio, ricordando il maestro con commoventi frasi di commiato. La morte di un genio è sempre un’enorme perdita per l’umanità, perché segna la fine di un’Era. Tuttavia, è solo una fine apparente, perché Toriyama vivrà sempre attraverso i personaggi, le storie e i meravigliosi universi che ha creato per noi, dandoci la forza di sognare e di credere che tutto sia possibile. Dicono che Newton sia stato sepolto come un re…io penso che Akira sia stato sepolto come uomo, ma verrà ricordato come il Dio di tutti i mangaka! Grazie, Sensei!
SOGNANDO LA KAMEHAMEHA
Ora parliamo del sogno di milioni, ma che dico milioni…di miliardi di bambini, ormai diventati adulti, che dimenticano di aver praticato l’arte dell’onda energetica, conosciuta ai più come: KAMEHAMEHA! Questa parola deriva dal nome di cinque re hawaiani dell’omonima dinastia.
Tuttavia, l’idea del nome non venne a Toryiama, ma alla moglie! Giusto per ricordarvi quanto le donne siano fondamentali nella vita dell’uomo, soprattutto nella creazione di opere meravigliosamente eterne (es. Frankestein di Mary Shelley…). La moglie di Toryiama notò che la parola avesse un significato nella lingua giapponese: “tartaruga” (kame), “onda” (ha), “distruzione” (hame, che è un riduttivo di “hametsu”). Quindi la traduzione della kamehameha è: l’onda di distruzione della tartaruga…ed ecco spiegato perché il Maestro Muten, ossia colui che insegna ai protagonisti l’onda energetica, viene soprannominato “il genio delle tartarughe” e vive su un’isola vagamente hawaiana.
Siate Onesti! C’è ancora chi unisce i palmi delle mani nel vano tentativo di focalizzare la propria energia, per liberarla sotto forma di kamehameha. Con questo semplice espediente, Akira Toryiama è capace di passare dalla fantascienza (androidi, robot, veicoli spaziali, auto volanti) alla filosofia giapponese, perché l’onda energetica è la rappresentazione grafica del KI, ossia l’energia vitale dell’individuo che lo connette ad ogni cosa nell’Universo.
UN TUFFO NELLA MECCANICA QUANTISTICA
Tra la filosofia orientale e la meccanica quantistica, il passo è breve! Perché quando parliamo di Kamehameha, abbiamo a che fare con due concetti molto importanti della fisica:
- L’Energia, ossia una grandezza fisica che misura la capacità di un corpo o di un sistema di compiere lavoro (come prodotto di forza per spostamento). Riconosciamo varie forme di energia: da quella cinetica a quella potenziale, passando per quella termica all’elettrica e così via.
- l’Entropia, ovvero il grado di “disordine” di un sistema. Con disordine si intendono le innumerevoli configurazioni che possono essere assunte dal sistema nella sua evoluzione. Prendiamo ad esempio un bicchiere di vetro, il bicchiere ha una forma ben definita ed è macroscopicamente stabile nella sua forma solida, dunque ha un certo grado di entropia. Se lo lascio cadere, va in mille pezzi. Le infinite configurazioni, o meglio gli infiniti modi con cui posso rimettere insieme i pezzi, sono gli stati “disordine” del sistema. Quindi, quando si è rotto, la sua entropia è maggiore di quando si trova nella sua configurazione “normale”.
Da un punto di vista squisitamente filosofico, quando noi nasciamo abbiamo un grado di entropia maggiore di quando diventiamo vecchi, perché possiamo assumere molteplici configurazioni, ovvero possiamo essere qualsiasi cosa. Con l’avvento della meccanica quantistica, abbiamo scoperto come l’energia sia collegata alla massa di un corpo. A spiegarlo è Einstein, ricorrendo ad una delle sue più famose equazioni: E=MC^2.
Una equazione talmente bella che molti se la sono tatuata, senza sapere di essersi disegnati sulla pelle una bomba! Letteralmente. Perché esprime il rapporto di reciproca dipendenza tra massa ed energia, relazione importantissima nei processi di decadimento nucleare.
Ad esempio, il decadimento dei metalli pesanti (come l’uranio) in elementi più leggeri, comporta un difetto di massa corrispondente alla liberazione di energia.
In altre parole, quando i personaggi di Dragonball usano la Kamehameha stanno giocando con le leggi della meccanica quantistica senza saperlo, travestita da filosofia spiritualista.
POSSIAMO CREARE UNA KAMEHAMEHA?
Se intendete generare energia dalle vostre mani, con le mie attuali conoscenze, non essendo un santone o un guru, né tantomeno un genio delle tartarughe…la mia risposta è NO! Se invece volete ricreare la kamehameha in laboratorio, oggi è possibile farlo, grazie ai prodigi della tecnologia. Avete capito bene! Possiamo ricreare la kamehameha e avere il potere del Sole nel palmo della mano (Cit. di Doc Oc. in Spiderman). E lo abbiamo già fatto, perché la cosa più vicina all’onda energetica è il Plasma, proprio quello che è all’interno dei nostri televisori (chiamati non a caso TV al plasma).
Cosa pensavate, che la meccanica quantistica non avesse risvolti pratici? La maggior parte dei dispositivi elettrici che utilizziamo oggi, sono figli di questa disciplina scientifica.
ESATTAMENTE COS’È IL PLASMA?
Il Plasma è gas ionizzato ed è riconosciuto come il quarto stato della materia, da aggiungere ai noti: solido, liquido e aeriforme. Il Plasma è relativamente raro sulla Terra (a meno che non andiate in un megastore di elettronica), ma costituisce il 99% di tutto l’Universo all’interno delle stelle e delle nebulose. Sulla Terra, il plasma allo stato naturale lo troviamo sotto forma di sfere incandescenti, note come fulmini globulari (che ricordano una Kamehameha). È un fenomeno rarissimo, che la scienza non è ancora capace di spiegare rigorosamente. Tra le varie ipotesi, c’è l’impatto di un fulmine con il suolo, che dà origine a micro particelle di silicio e altri materiali, che diventano incandescenti con l’ossigeno. L’energia che emette un fulmine globulare è di all’incirca 1 milione di Joule, non abbastanza potente da far esplodere pianeti …come invece assistiamo in Dragonball.
QUANTE CALORIE SERVONO PER UNA KAMEHAMEHA?
Innanzitutto, dipende da chi la genera: se il maestro Muten, Crillin, oppure Goku super sayan…capite che c’è una bella differenza. Ad ogni modo, facciamo un calcolo grossolano, partendo dall’ipotesi che un fulmine globulare raggiunga 1 milione di Joule.
Ora consideriamo una pizza, tanto demonizzata per il suo apporto calorico…per rimanere leggeri e non avere i sensi di colpa, prendiamo l’apporto calorico di una margherita, che si aggira attorno alle 800-950 calorie…troppo? Troppo poco? (Cit. Alessandro Borghese).
Per avere una dieta sana ed equilibrata, sappiamo tutti che è consigliabile mangiarla una volta a settimana! Un supplizio per chi ha il sangue partenopeo, che dopo la morte vorrebbe essere cremato in un forno per le pizze. Da questo presupposto, se volete generare un’onda energetica, dovreste mangiare intorno alle 1000-1250 pizze margherite. Se una pizza al giorno leva il medico di torno, passereste all’incirca poco più di tre anni mangiando pizza margherita (facciamo di meno per chi è napoletano). Ora capite perché Goku e tutti gli altri personaggi di DB mangiano così tanto? Questo senza considerare il loro metabolismo basale, l’energia necessaria al combattimento, alle trasformazioni e alle tecniche capaci di generare una energia tale da sgretolare le montagne o distruggere pianeti.
Mario Russo
Riferimenti