In un’epoca come quella attuale in cui cerchiamo quanto più possibile di promuovere delle scelte che riducano in maniera importante l’impatto sull’ambiente, possiamo fare la differenza anche a tavola.
L’alimentazione sostenibile mira alla doppia tutela della salute umana ma anche del nostro ambiente.

Mondo, frutta e verdura
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L’impatto Ambientale dell’alimentazione

La produzione alimentare, come tutti i processi produttivi, sappiamo che potrebbe non essere esente dal contribuire a fenomeni come il cambiamento climatico e l’esaurimento delle risorse.
Preferire prodotti di stagione promuove un uso più responsabile delle risorse naturali mentre scegliere i prodotti a km 0 permette di ridurre le emissioni di carbonio legate al trasporto degli alimenti, in più ha anche il vantaggio di supportare l’economia locale.

Il Ruolo delle proteine vegetali

Una dieta varia è alla base di una sana ed equilibrata alimentazione.
Le proteine vegetali rappresentano una scelta nutrizionale vantaggiosa per la nostra salute.
Questi alimenti riducono il rischio di malattie cardiovascolari e diabete, inoltre tutelano l’ambiente in quanto la loro produzione comporta minori emissioni di gas serra rispetto a quella delle carni che resta una delle principali fonti di metano.

Dieta SHARP

L’acronimo SHARP sta per:

Sustainable – sostenibile
Healty – salutare
Affordable – accessibile
Reliable – disponibile
Palatable – appetibile  

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Cos’è la dieta SHARP?

è un approccio che oltre a basarsi su un piano che sia in linea con le necessità salutari del mondo e dell’uomo tiene conto anche delle variabili legate alla cultura del posto in cui vive, per cui anche del cibo, e del gusto oltre ad ottimizzare le risorse della terra ed economiche dell’individuo.

Da dove arriva?

Il progetto in questione è stato sovvenzionato dall’unione europea e prende in riferimento i dati provenienti dallo studio di quattro paesi: Italia, Danimarca, Repubblica Ceca e Francia.
Per ogni paese sono stati inclusi adulti tra i 18 e i 64 anni, indagandone la dieta e la quota di attività sportiva. I risultati delle singole realtà nazionali sono state poi messe a confronto.
Per ogni elemento della dieta si è valutato l’impatto ambientale e l’utilizzo del suolo.
Si è osservato come la percentuale della densità di emissioni di gas serra fosse minore per pollame, prodotti vegetali, pesce, noci, e semi.
Come si evince dallo studio pubblicato nel 2019, “per 2000 kcal la percentuale di energia proveniente dalla carne di ruminante spiega la maggior parte della variazione di densità di emissione di gas e di uso del terreno, rispettivamente 33% e 54%”
L’introduzione di una dieta più varia ha mostrato una diminuzione di questi valori citati.
Scelte come la sostituzione di due tazze di caffè o tè con acqua del rubinetto ridurrebbe la densità di gas serra e utilizzo del suolo in media del 6 e 2%.
Queste scelte, di natura molto più salutare, ovviamente andrebbero anche a beneficio della qualità nutrizionale della dieta.
Conosciamo tutti il consiglio di mangiare molta frutta e verdura, ma spesso ignoriamo quanto questi alimenti abbiano un impatto sull’impronta ecologica più lieve, costituendo quindi un cibo che fa bene a noi e al pianeta senza però demonizzare gli alimenti di origine animale che possono essere tranquillamente ridotti senza eliminarli del tutto.
Una tipologia di alimentazione che soddisfi questi criteri di sostenibilità ambientale e salutistici diventa fondamentale per salvaguardare tutto il sistema ambiente – uomo.

Combattere lo spreco alimentare

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Probabilmente l’obiezione più comune è il fatto che optare per soluzioni come alimenti biologici o a km 0 comporta un investimento economico maggiore per ogni famiglia rispetto a alimenti processati che sembrano avere dei costi più contenuti e non solo, essendo più ricchi di grassi, sembrano anche stimolare il nostro cervello al loro maggiore consumo predisponendoci però ad un maggiore rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari.
In realtà un’ottima abitudine sarebbe quella di pianificare e ottimizzare la gestione delle scorte, conservarle in maniera adeguata in frigo o in congelatore facendo attenzione alle scadenze.
Il web e la creatività inoltre possono aiutarci a limitare gli scarti riutilizzando gli avanzi in nuove ricette.
Questi semplici gesti inseriti nella routine possono ridurre il peso che abbiamo sul nostro pianeta e sulla gestione economica familiare.
Una necessità globale che comincia con una responsabilità individuale.

Impegniamoci. 

Fonti:
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959652619326873#gs2
SHARP Diet Modelling for Achieving Healthy and Sustainable Diets – WUR
Research | SUSFANS

Melania Riganti