Anche nel 2025 la tossina del botulino è stata protagonista della cronaca, conosciamo meglio il batterio, la tossina e come individuarne la presenza
Botulino (Clostridium Botulinum)
Il Clostridium botulinum è un microorganismo Gram-positivo, mobile, anaerobio (vive in assenza di ossigeno) ubiquitario. Produce spore che possiamo trovare nel terreno, nella polvere, nell’intestino degli animali, nei fondali marini, lacustri e oceanici.
Per prima cosa, capiamo bene cosa sia una spora. In microbiologia, con il termine “spora batterica” si indica una condizione particolare in cui una cellula batterica può trovarsi per sopravvivere in uno stato di quiescenza, caratterizzato da un’attività minima necessaria a mantenere la vitalità. In questo stato, la spora resiste a condizioni ambientali sfavorevoli e riprende la sua forma vitale non appena le condizioni tornano favorevoli. Nel caso del C. botulinum, sono proprio le spore a produrre la tossina.

La tossina del botulino
Esistono nove varianti di tossine botuliniche, quelle importanti nella patologia umana sono A,B,E ed F. La tossina del botulino viaggia all’interno di un grande complesso proteico, composto da 14 parti, che la scherma dall’ambiente ostile del tratto digerente e la aiuta a passare dall’intestino al sangue, dove la tossina è rilasciata ed è libera di circolare finchè non trova il suo obiettivo. Ma qual è questo obiettivo?
La tossina interrompe la connessione tra nervi e muscoli, causando paralisi; per questo motivo è considerata il veleno naturale più potente e pericoloso per l’uomo.
Il botulismo (nome dato alla patologia derivante dalla tossina), può essere di vari tipi.
- alimentare;
- da ferita, il C. botulinum infetta la ferita e poi produce la tossina;
- infantile, per temporanea colonizzazione dell’intestino dei lattanti sotto i 6 mesi di vita;
- da colonizzazione dell’intestino adulto (come infantile ma con età > 6 mesi), capita in rarissimi casi di dismicrobismo intestiale grave;
- da inalazione, dovuta al rilascio deliberato o accidentale di tossine botuliniche.
La più diffusa è quella alimentare ed è quella di cui tratteremo da qui in avanti.
Sintomi e cure contro la tossina del botulino
I sintomi dell’ingestione possono comparire 24-72 ore dopo l’ingestione e sono:
- annebbiamento e sdoppiamento della vista (diplopia)
- dilatazione delle pupille (midriasi bilaterale)
- difficoltà a mantenere aperte le palpebre (ptosi)
- difficoltà nell’articolazione della parola (disartria)
- difficoltà di deglutizione
- secchezza della bocca e delle fauci (xerostomia)
- stipsi.
Inoltre è importante sottolineare che non si trasmette da persona a persona. La mortalità della patologia è del 5-10%.
Se diagnosticata in tempo, la malattia si risolve totalmente in tempi che variano da qualche settimana a diversi mesi. La terapia prevede supporto respiratorio (la paralisi data dalla tossina blocca i polmoni) e decontaminazione intestinale con carbone attivo. Inoltre, la terapia prevede la somministrazione di un siero di antitossine botuliniche, che va somministrato prima possibile anche senza una diagnosi certa.

In quali cibi possiamo trovare il botulino?
Le spore dei clostridi produttori di tossina botulinica sono presenti ovunque e possono contaminare gli alimenti, ma non tutti rappresentano un rischio. Il pericolo esiste solo se le spore trovano condizioni favorevoli per crescere e produrre tossina, in particolare in assenza di ossigeno. Per questo motivo i cibi freschi (insalate, pane, pasta) non sono a rischio, mentre lo sono conserve e semi-conserve non acide o non trattate con fermentazione o acidificazione.
Le conserve industriali sono generalmente sicure grazie a processi standardizzati, mentre quelle casalinghe risultano più pericolose, poiché spesso vengono preparate riducendo aceto e sale senza criteri scientifici. In Italia, i casi di botulismo domestico sono stati associati soprattutto a olive nere in acqua, funghi sott’olio, conserve di verdure, carne e pesce (in particolare tonno).
Per preparare conserve vegetali sicure è necessario bollire le verdure in una miscela acqua-aceto al 50%, invasare e pastorizzare i barattoli (15-20 minuti per vasi da 350-400 g). Marmellate e confetture vanno fatte con frutta e zucchero in parti uguali o, se si riduce lo zucchero, aggiungendo limone per acidificare (pH <4,6). Le salamoie devono contenere circa 100 g di sale per litro d’acqua.
Le conserve di carne e pesce non dovrebbero essere fatte in casa, poiché richiedono sterilizzazione a 121°C e 2 atmosfere, un processo possibile solo con attrezzature specifiche (canners) e ricette validate, per evitare rischi di tossicità o perdita delle qualità del prodotto.
L’istituto Superiore di Sanità ha rilasciato una guida su come preparare correttamente le conserve.
Ci sono dei segnali per la presenza del botulino?
- Gonfiore del barattolo, dovuto alla formazione di gas prodotti dal botulino stesso.
- Cambiamenti nell’odore del contenuto del barattolo.
- Consistenza anomala del contenuto del barattolo come formazione di grumi o altri elementi insoliti, tra i quali la separazione dell’olio in caso di prodotti sott’olio.
- Colorazione alterata del contenuto del barattolo.
Se si sospetta che il barattolo che si sta maneggiando sia contaminato dal botulino è fondamentale non consumarne il contenuto ma gettarlo immediatamente.
Il botulino ha fatto anche cose buone?
Dopo tutto quello che vi ho detto sembra impossibile che ci possa essere un risvolto positivo. Invece proprio la caratteristica paralizzante della tossina è stata più volte utilizzata in medicina, sia per farmaci che andassero a risolvere contratture e torcicolli sia in medicina estetica. Infatti il famoso Botox non è altro che la tossina botulinica attenuata per diluizioni che va a inibire il movimento dei muscoli facciali portando così ad un rilassamento delle rughe.

Ho voluto aggiungere questa chiosa finale per ricordare che spesso la scienza prende spunto dalla natura, rielaborando alcuni elementi che possono passare da letali a preziosi nella vita di tutti i giorni
Fonti
- https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/botulism
- https://www.epicentro.iss.it/botulismo/
- https://www.izslt.it/botulismo/
- https://www.focus.it/scienza/salute/il-botulino-visto-da-vicino-ecco-il-complesso-che-consegna-la-tossina
- https://www.iss.it/documents/20126/2293568/LineeGuidaConserve_light.pdf/f76af27b-51bb-4675-158b-7433f66d07de?t=1575730710064
- https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/b/botox-botulino
- https://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/botulino-come-capire-se-e-presente-nei-barattoli.html







